Davide Ferri, Anna Deplazes-Zemp, Julian Denzler
Il volume costituisce la prima monografia dell'artista svizzero Andriu Deplazes, nato nel 1993 a Zurigo, in occasione della sua mostra personale in Italia intitolata «Burning Green». L'immaginario drammatico evocato dal titolo rielabora in modo originale segni e atmosfere della pittura occidentale tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento. "Il verde che brucia" suggerisce riferimenti al paesaggio, alla crisi ambientale e allo sfruttamento aggressivo del territorio, così come agli elementi della sfera militare nei nuovi lavori e alle tracce di colori fluorescenti che connotano le opere dell’artista.Muovendo da un interesse per le questioni identitarie e la rielaborazione dei schemi di potere nelle società e nelle famiglie, Deplazes posiziona le sue figure umane-umanoidi alienate, diafane e dai tratti indefiniti in interni domestici stranianti o in ambienti naturali dominati dalla natura. Soggetti androgini, nudi, deformati e apparentemente vulnerabili che innescano una riflessione sulla percezione di sé e del corpo, mettendo in discussione la morale comune e le estreme dinamiche legate al voyerismo e al narcisismo.