Massimo Zamboni, Vasco Brondi
Due musicisti, una zattera e un canale che collega Mantova al Delta del Po.
"Questa storia galleggia in un tema incantato: il viaggio sulla zattera. Infantile sogno da ragazzini che tutti hanno fantasticato poi abbandonato.
La deriva. L'approdo. E quella pianura tutta attorno.
Scenderemo il Tartaro.
Perché? Già: perché?
Mi verrebbe da rispondere come fanno i ragazzini.
Perché sì.” - Massimo Zamboni
"È stato sorprendente, dove pensi che non possa succedere mai niente succede sempre qualcosa” - Vasco Brondi
È così che ha inizio lo straordinario viaggio di Vasco Brondi e Massimo Zamboni “dalla pianura al mare, tagliando per i campi”: per una settimana Massimo, Vasco e Piergiorgio, il fotografo che li accompagna, navigano a una velocità massima di dieci chilometri l’ora le acque magiche e surreali del Tartaro Canal Bianco, uno dei tanti canali che attraversano la pianura padana nella zona del Polesine. Gli argini del canale sono molto alti, la pianura è quasi solo una proiezione mentre le giornate scorrono all’interno del canale, tra incontri con pescatori, aironi, immigrati rumeni e cinesi, idrovore, reti da pesca, pesci siluro, canne, tralicci e chiuse. In mezzo a questa “Amazzonia immaginaria”, si alternano le soste in minuscoli paesi dove la vita sembra possedere ancora ritmi e ragioni antichi, ma dove in realtà sono avvenuti cambiamenti profondi nel tessuto economico e sociale, alla presenza costante di ricordi legati a coloro che di questa zona della pianura hanno saputo raccontare la sottile e malinconica bellezza: Zavattini, Bassani, Ghirri.