Bertrand Visage
«La conversazione sulla natura di Dio imboccò allora meandri vaghi, perché, essendo lui stesso un uccello, e per di più trasparente, Dio non sapeva fare altro che cantare e i suoi poteri si limitavano alle chiacchiere.Marco, Luna e Chicca scivolarono insieme nel sonno, sui letti di gommapiuma poggiati a terra, i capelli umidi forse per aver troppo pensato, urtandosi nei sogni, qualcuno rovesciandosi finiva con i piedi sul cuscino. Così fino all'indomani mattina.Dio è un uccello trasparente».
Una giovane edicolante romana, Giovanna, grande passione per i bambini e vocazione di maestra d'asilo, riesce finalmente a fare ciò che ha sempre desiderato, viene chiamata a insegnare in una scuola materna del centro. La sua solitudine si riempie della vita e delle storie dei piccoli protagonisti di questo libro.Ma la comparsa di un topo altera irrimediabilmente il panorama idilliaco e la tranquillità piccolo-borghese del microcosmo scolastico. La scuola chiude, la vita di mamme e di bambini si confonde, la storia di Giovanna-ragazza normale che ama i bambini si carica di contraddizioni. Anche il «vero grande amore» di Giovanna sboccia e appassisce nel corso di un anno scolastico particolare. Anche di questo, come degli altri, dirà «mi copriva di fiori... mi sembrava di essere un cimitero».Un miracolo di grazia e di equilibrio, ha scritto «Le Monde» a proposito di Bambini. Sei capitoli per sei protagonisti grandi e piccoli, intorno a cui si dipana una Roma verissima eppure «fabulosa», su cui si posa con grande ironia e tenerezza lo sguardo di Visage. La logica spiazzante dei bambini, la freschezza delle loro parole, il rovesciamento delle prospettive rimbalzano contro il muro di gomma e di banalità degli adulti, mettendone a nudo lo smarrimento.