Maria Giovanna Maglie
Ha avuto una vita straordinaria e una morte terribile. È stato il primo socialista ad andare al governo, è finito in un paesetto della Tunisia, in esilio, bollato come un latitante. Nemmeno da malato grave ha ottenuto la compassione e il diritto a curarsi nel suo paese, poi al suo funerale i politici lo hanno onorato come un cittadino illustre. Accusato nell'epoca violenta che viene chiamata "Mani pulite", è stato additato come il corrotto per eccellenza della degenerazione della politica in affari; oggi viene riconosciuto anche dai nemici giurati di allora come il capro espiatorio per eccellenza di un male che infettava tutti. Filoamericano senza genuflessioni, grande amico dei dissidenti dell'Est europeo, socialista thatcheriano, è il convitato di pietra, riabilitato a denti stretti, di tutti i progetti finora abortiti per crea- re anche in Italia un partito socialista democratico e liberale. Aveva un pessimo carattere e se ne compiaceva, è stato una delle cause della sua rovina. Ma Bettino Craxi, sei anni dopo la morte da dannato in terra straniera, resta il personaggio ingombrante e importante che fu in vita.