Ruggiero Romano
Protagonista e testimone della storiografia europea del secondo dopoguerra, Ruggiero Romano raccoglie qui i saggi dedicati, nell'arco di un quarantennio, ad uno dei più appassionanti e fertili crocevia della cultura storica del nostro tempo: l'opera di Fernand Braudel e il grande cantiere delle «Annales». Con sguardo ammirato e critico, e con l'entusiasmo polemico che ne ha sempre accompagnato la consapevolezza del valore «civile» dell'indagine storica, Romano ricostruisce la personalità culturale del grande storico francese guidandoci tra le sue opere principali, dalla Civilisation matérielle fino al grande affresco sulla Méditerranée tardo-cinquecentesca. Se i primi saggi - talora discussi con lo stesso Braudel - hanno anche il sapore della testimonianza di una fervida temperie culturale, gli ultimi, inediti in Italia e composti tra il 1991 e il 1994, con rigore di metodo ripercorrono la lunga esperienza delle «Annales» dalla fondazione al «mutamento di rotta» degli anni settanta e allo «sfiorire» della rivista, che si accompagna a quello di altre istituzioni tipicamente braudeliane, quali l'école des Hautes études. La vita della rivista e dei suoi fondatori e protagonisti, da Marc Bloch a Lucien Febvre allo stesso Fernand Braudel, la loro attività scientifica ed editoriale, la ricca influenza delle scelte di metodo - sfociata però in qualche caso anche in una sorta di conformismo degli epigoni, nella riduzione a formula dell'originario spirito storiografico - scorrono sotto lo sguardo severo e partecipe di Ruggiero Romano, che si volge infine ad un'analisi delle vie intraprese dalla storiografia francese d'oggi, e in particolare agli scenari d'indagine che si vanno aprendo alla storia quantitativa e alla storia economica.