Carlos Franqui
Era l'alba del 6 febbraio 1932, quando nel popolare quartiere avanero de La Vibora, in seno a un'umile famiglia di emigrati spagnoli, nacque un bel bimbo che i genitori Ramon Cienfuegos ed Emilia Gorriaràn chiamarono Camilo. Il 2 gennaio del 1959, 27 anni dopo, mentre milioni di cubani impazziti dalla gioia stavano celebrando sin dal giorno prima la festa della libertà, Camilo Cienfuegos - giovane guerrigliero di fama leggendaria, con l'aria di un Cristo cubano, bello, simpatico e allegro, che camminava come se ballasse un son veniva acclamato dagli abitanti dell'Avana. Dieci mesi dopo, il 28 ottobre dello stesso anno, come un lampo di breve durata, Camilo scomparve alla stessa velocità con cui era apparso: il Cessna in cui volava da Camagüey all'Avana non giunse mai a destinazione. Strana e misteriosa scomparsa. Queste pagine sono un breve ritratto della sua vita e delle sue gesta guerrigliere, così come delle circostanze drammatiche che precedettero la sua morte, origine di una serie di avvenimenti e situazioni che hanno cambiato il destino di Cuba.