Francesca Cecini Strozzi, Giulio Foletti
Carlo Martino Biucchi, eccentrico e misterioso pittore originario di Castro in Valle di Bleniò, nato a Milano nel 1702 e morto forse nel 1772, è il protagonista di un'esposizione proposta dalla pinacoteca Zost di Rancate, accompagnata da questo volume. Un artista originale, che le fonti definiscono lunatico e bizzarro, e le cui poche opere sopravvissute invitano a una riscoperta da parte del pubblico e della critica: la sua pittura, sgrammaticata ed espressiva, impressiona ed emoziona in virtù de suo linguaggio così lontano, apparentemente, dalle morbide eleganze del rococò internazionale. Il catalogo delle opere, suddivise in certe attribuite e disperse, è accompagnato da un saggio critico sulla figura dell'artista; seguono apparati documentari che annoverano racconti e scritti compiuti su Biucchi, e un intervento sulla storia della confraternita della Buona Morte di Castro, fondata dal padre del pittore. Conclude il volume una bibliografia dedicata all'artista.