Che cos'è lo spirito europeo?

Esce contemporaneamente in Francia (ed. Flammarion) e in Italia (ed. Università di Macerata) l'ultimo libro di Lucien Jaume,storico del pensiero politico di fama internazionale. Nasce da una domanda che si pone da tempo: cos'è lo spirito europeo? Partendo da qui, l'autore parla dell'Europa in modo diverso: non dal punto di vista economico (liberalizzazione degli scambi, mondializzazione), sociale (diritti salariali e sindacali) o politico (sistema federale o associazione tra Stati, la futura presidenza europea) bensì trattando dell'eredità culturale, artistica e spirituale. Un'eredità al tempo stesso nota e confusa, perché l'Europa esita a riconoscere i propri valori e si interroga su quale sia l'educazione migliore per le nuove generazioni. Tre le grandi questioni analizzate: legge e comunità politica; mercato e società civile; legittimità politica applicata allo Stato nazionale o all'Unione Europea. In ogni caso il problema è la libertà considerata in rapporto alle norme sociali, economiche, morali o politiche. Ci si rende allora conto che l'Europa ha creduto alla libertà di individui e nazioni sempre nel quadro di forti controversie: Lutero contro Erasmo, Illuminismo contro primato della Chiesa, Marx contro il capitalismo, ecc. Soprattutto, gli autori che hanno più esaltato la libertà dell'individuo (l'inglese Locke nel Settecento, il francese Tocqueville nell'Ottocento) ci hanno messo in guardia sull'influenza che la società e la pressione del collettivo possono esercitare su ciascuno. L'autore traccia così il profilo di uno “spirito Europeo” capace di stimolare la libertà e la critica contro le illusioni e le ideologie prodotte dalla vita collettiva, fino alle più tragiche avventure totalitarie del XX secolo. Questo libro non parla del passato ma del nostro avvenire, basato sulle lezioni e i principi ereditati dalla storia della formazione di uno spirito europeo condiviso.