Lina Meruane
Diretto e sarcastico, Contro i figli affronta una delle questioni più importanti e meno trattate dei nostri tempi: la pressione sociale che attanaglia le donne che rifiutano la maternità.
«"Contro i figli" è un grido [...] scagliato contro la sempre crescente tirannia dei figli che hanno convertito i genitori in schiavi» – Vice
«Meruane lo dice chiaramente: viviamo divise tra la casa e il lavoro, tra l'obbligo di essere madri e il desiderio di libertà in un sistema asfissiante» – El País
Un essere funesto s'aggira arrogante per le coscienze delle donne: il messaggero della procreazione. Quest'angelo si fa scudo di una retorica ecologista ed efficientista per lanciare nuovi e imperiosi proclami a favore dell'allattamento prolungato, della dedizione totale insieme a una infinita lista di proscrizioni. «Credo che il fatto di non voler procreare o di non vedersi nel ruolo di madre dovrebbe poter essere considerato al pari di non aver mai sognato di diventare un'atleta olimpionica. Da quando avere un talento o un'inclinazione ci obbliga a svilupparla?» dice Meruane mentre leva alto il suo grido per metterci in guardia contro le tesi attuali che promulgano la centralità dei figli, convertendoli in piccoli tiranni delle nostre abitazioni, e contro un nuovo modello conservatore di maternità che mira a relegare nuovamente le donne alla prigionia domestica.