Marija Mitrovic
Questo libro non è stato progettato per ricordare ancora una volta nomi, date, storia di una delle più importanti comunità ormai fuse nel tessuto culturale multietnico di questa provincia di confine. È stato scritto piuttosto per raccontare come tante persone si siano integrate nella città, quali prospettive di vita le abbiano attratte, quali commerci abbiano promosso, attraverso quali istituti ed istituzioni abbiano lasciato un'impronta indelebile, quali spinte abbiano convinto molte ad un ritorno in patria: in ogni caso, per mostrare quanta consapevolezza stesse alla base di uno scambio reciproco, di un commercio anche e soprattutto di idee. Quei palazzi che sono sotto gli occhi di tutti, insomma, invece di restare semplici facciate architettoniche, in questo libro curato da Marija Mitrovi. Si riempiono di vita, rivelando desideri, progetti, realizzazioni di un popolo che alla città del porto franco ha dato e dalla quale ha anche ricevuto, contribuendo così a cambiare più di qualcosa, sia in questa che nella patria lontana. Insieme alla vita di tanti figli della Serbia che da Trieste partivano per viaggiare nel mondo, veniamo in contatto con le famiglie che hanno legato il loro nome alla città: fortune e sfortune, salite e discese lungo una scala sociale che ha finito con il coincidere con quella di famiglie di tante altre etnie, che qui hanno fissato la loro residenza fino a far parte integrante di una più estesa "triestinità".