Roberto Massari
I testi qui raccolti abbracciano l'arco di tempo politico che va dalla scomparsa del movimento di massa antisistemico prodotto dalla radicalizzazione degli anni '60 (che per comodità veniva chiamato "il '68", presto sostituito nella cronaca giornalistica da "gli anni di piombo") fino al trionfo del conformismo ingenuo e grossolano in cui viviamo attualmente. In mezzo vi è stata la fiammata (eruzione?) di Genova 2001, per la quale però varrebbe il titolo del film capolavoro di Arne Mattsson: "Ha ballato una sola estate..." Genova fu un intermezzo entusiasmante che sconvolse per un attimo lo stagno inquinante dell'ottusità elettoralistica (e parlamentaristica), del perbenismo trasformistico, della perdita d'ogni pudore di fronte alla società spettacolare di massa. Ma non durò. I meccanismi della corruzione (politica e massmediatica) ripresero il sopravvento e lo stagno è ormai diventato un mare. La funzione di questa raccolta è traghettare il lettore dalla decostruzione del mito di un'epoca insurrezionale mai esistita alla ripresa di speranza in un progetto collettivo, per una ricerca di valori comuni, alternativi alle logiche mercantili e spettacolari del sistema. E anche se "spes fallere saepe solet" (la speranza spesso è solita ingannare), si deve concordare con Teocrito (4,42) che "i vivi hanno speranza, senza speranza sono i morti".