Maurizio Viroli
Tra la fine del Cinquecento e l'inizio del Seicento il linguaggio della politica conobbe una trasformazione radicale. Fino ad allora l'arte della Polis aveva rappresentato la più nobile delle scienze umane: ora essa emergeva da questa rivoluzione, come un'attività losca e persino sordida. Nata per combattere la corruzione, la politica si trasformava in strumento per perpetuarla.