Luca Pacioli
De ludo scachorum di Luca Pacioli: il gioco dei giochi in uno straordinario manoscritto considerato a lungo perduto.
Aboca Edizioni presenta il facsimile da collezione in tiratura limitata ( 999 esemplari numerati e certificati) del De ludo scachorum, manoscritto in lingua volgare, scritto attorno al 1500, autografo di Luca Pacioli.
Ritrovato all'interno dell'Archivio Coronini Cronberg ( (Archivio Coronini Cronberg. Biblioteca "il gioco degli scacchi", ms. mm. 160x115, cc. 48,XV sec., collocazione n. 7955) da Duilio Contin, direttore della Bibliotheca Antiqua di Aboca Museum, il volume propone centodiciassette partite di scacchi, alcune delle quali giocate alla maniera medioevale e altre secondo la rivoluzionaria tecnica a la rabiosa, introdotta alla fine del sec. XV.
Dedicato alla marchesa di Mantova Isabella d’Este, il manoscritto, intitolato De Ludo Scachorum o Schifanoia, è menzionato da Pacioli nel suo De Viribus Quantitatis ed in una richiesta di privilegio di stampa avanzata, ma mai accolta, nel 1508 al Senato Veneziano. Da quegli anni l’opera cadde in una sorta di oblio e fu ritrovata da Duilio Contin nel dicembre del 2006 tra i ventiduemila volumi dell'Archivio Coronini Cronberg, come ms. 7955 XV secolo. Il conte Guglielmo Coronini aveva acquistato personalmente il prezioso manoscritto, che risulta in suo possesso almeno dal 1950, anno a cui risale una lettera nella quale egli lo segnalava, per un eventuale vendita, alla ditta newyorkese The Rosenbach Company.
Il facsimile da collezione di Aboca Edizioni si completa con un commentario in lingua italiana scritto con il contributo di linguisti, paleografi e maestri scacchisti e affronta le fasi del rinvenimento e della trascrizione del manoscritto, l’attribuzione della paternità a Luca Pacioli e le tecniche scacchistiche illustrate dal grande matematico rinascimentale.
CARATTERISTICHE DEL FACSIMILE
• - Il facsimile è stato lavorato con carte piegate e tagliate a mano. I tagli sono stati trattati con metilcellulosa colorata. La cucitura, realizzata manualmente a pieno punto su due nervi, è in canapa con filo di cotone. La coperta è in pelle di capra tinta a mano e i fregi a secco sono impressi con cliché in magnesio. E' stato infine inserito in una speciale custodia in legno ricavata da un blocco unico di quercia ultracentenaria.
• - La custodia è stata lavorata artigianalmente a mano e ogni singolo pezzo è stato immerso in una miscela di incenso, mirra, mastice di chio e alcol biologico, allo scopo di preservarlo e renderlo inalterabile nel tempo.
• - Il dorso della custodia è stampato con caratteri quattrocenteschi.
• - Lingua: volgare
- Formato: cm 11,5 x 16.
IL COFANETTO
Il prezioso cofanetto presenta, insieme al facsimile, il relativo saggio critico che completa l'opera e la rende ben comprensibile. Il cofanetto, dalle raffinate finiture con scritte in oro a caldo, presenta una finestra nel piatto anteriore che permette di cogliere subito la bellezza del facsimile.
IL COMMENTARIO
Lingua: italiano.
Formato: cm. 24 x 28,5