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DONZELLI EDITORE

Democrazia

Massimo Salvadori

  • Genere: Generale
  • Listino: € 35.00
  • Collana: Saggi.Storia e scienze sociali
  • Data Uscita: 26/11/2015
  • Lingua: Italiano
  • EAN: 9788868434199


Salvadori mette a fuoco il processo di grave deterioramento che la democrazia liberale ha subito a partire dall'offensiva vittoriosa del neoliberismo.

L'amara conclusione dell'autore è che "il principio della sovranità popolare non ha mai avuto riscontro nell'esercizio concreto del potere". Il che spiega il termine "mito" del sottotitolo. Pessimismo? Ragionato pessimismo, direi, nell'epoca della globalizzazione, dei poteri sovranazionali, della "democrazia a bassa intensità o liquida". Salvadori vede (a mio parere giustamente) nel "compromesso socialdemocratico" lo strumento migliore - o meno peggiore - del quale oggi disporre. - Corrado Augias, Il Venerdì di Repubblica

La democrazia - il potere, il governo, la sovranità suprema del popolo - ha sempre costituito, dalla Grecia antica in poi, un problema: circa il modo di intenderla, le sue possibilità di attuazione, i suoi lati positivi o negativi, il suo essere soprattutto un mito o anche una realtà. Dal Settecento in avanti non sono mai venute meno le aspre divisioni che hanno contrapposto i fautori della democrazia diretta ai sostenitori della democrazia rappresentativa. In queste pagine, uno dei maggiori storici della politica ci consegna un'opera con un duplice intento: da un lato ricostruire la storia del pensiero dei grandi filosofi politici classici - dall'età di Pericle a quella contemporanea - sul tema della democrazia e sui suoi dilemmi, dall'altro offrire una serie di riflessioni sui limiti e persino gli stravolgimenti che la sovranità popolare in quanto mito, potente ideologia, progetto astratto, ha conosciuto e non poteva non conoscere nelle sue molteplici attuazioni. A corollario di questo doppio livello di lettura, Salvadori mette a fuoco il processo di grave deterioramento che la democrazia liberale - proclamata trionfante dopo il crollo politico e morale del comunismo totalitario che aveva preteso di incarnare la "vera" democrazia - ha subito a partire dall'offensiva vittoriosa del neoliberismo iniziata alla fine degli anni settanta del secolo scorso, la quale ha spostato in maniera crescente il centro del potere decisionale dai singoli Stati alle grandi oligarchie finanziarie e industriali sovranazionali.