Alberto Morell Sixto
Il tempo svela gli spazi nudi, privi del superfluo e quasi nascosti e sfigurati, e restituisce loro l'essenza costruttiva. Si analizzano in pianta le strutture romane che costituiscono questi spazi. Quasi tutti sono chiusi al pubblico. Come un cacciatore furtivo e disperato, scavalco valli e muri, mi nascondo, avanzo, scavo il terreno, rannicchiato, con un misto di emozione e paura nel violare i confini di una proprietà privata. Quando trovo un gioiello spaziale lo tocco, lo disegno, lo misuro, lo analizzo, cerco di comprenderlo e capirlo. Studio l'orientamento per cercare di catturare il suo momento migliore. È come cogliere anche il tempo. Di solito, finiscono per scoprirmi e cacciarmi.