Maura Francescato
Nel corso dei secoli il fenomeno di emarginazione delle persone diversamente abili, pur persistendo nelle sue varie modalità di espressione, ha subito delle trasformazioni. I comportamenti attraverso cui gli individui da sempre si confrontano con la disabilità sono strettamente connessi ai valori promossi e promulgati dalla comunità di appartenenza. Ancora oggi, nella nostra società persistono fattori capaci di ostacolare un pieno inserimento dei soggetti diversamente abili, come per esempio il mancato o scorretto percorso di socializzazione, nonché tutti i processi mentali comunemente attivati nei riguardi di coloro che sono colpiti da un deficit, il cui compito consiste nel creare un distacco sufficiente a schermare l'individuo rispetto a ciò che non comprende pienamente e che, quindi, lo spaventa. L'inserimento nel mondo del lavoro si presenta come uno strumento di particolare rilevanza per aiutare gli individui diversamente abili a conseguire un pieno, sano ed equilibrato inserimento sociale. Affinché questo avvenga è necessario superare una serie di limitazioni sia attraverso l'individuazione di progetti specifici e dettagliati, sia tramite un tragitto formativo volto a rendere l'incontro tra il soggetto con disabilità e la realtà produttiva stimolante e soddisfacente per entrambi gli attori in causa. Il lavoro diventa uno strumento fondamentale per giungere a un cambiamento radicale nella percezione delle potenzialità e delle capacità dei soggetti più svantaggiati.