Jorge Ibargüengoitia
Tra il romanzo poliziesco e il ritratto tragicomico delle passioni e meschinità umane, Due delitti è un magnifico esempio della forza narrativa di Ibargüengoitia, uno scrittore imprescindibile della letteratura latinoamericana.
«Straordinario» – Javier Marías
«Se non avete letto Jorge Ibargüengoitia, è il momento: comprate un suo libro e leggetelo» – El País
Neppure per un momento mi passò per la testa, e neppure per quella della Chamuca, l'idea che se uno è innocente non ha nulla da temere. Ci sentivamo innocenti, ma la Chamuca è schedata perché ha partecipato a diverse manifestazioni di protesta, io sono renitente, ossia non mi sono mai presentato a fare il servizio militare, ed entrambi siamo stati in contatto con gruppi socialisti seri. Inoltre, siamo convinti che la polizia è capace, quando così le gira, di addossare qualsiasi delitto al primo che capita.
«La storia che sto per raccontarvi inizia una notte in cui la polizia violò la Costituzione», comincia così il racconto di Marcos, detto il Moro, giovane architetto e militante politico messicano. Informato dalla portiera che la polizia è venuta a chiedere di lui, anche se innocente, Marcos decide di lasciare Città del Messico insieme alla Chamuca, la sua compagna, anche lei ricercata. I due si separano alla stazione degli autobus: lei si nasconderà a casa della cugina lui, invece, andrà nella dimora di campagna di un facoltoso zio alla ricerca di un po' di soldi con cui ritornare dalla Chamuca per dirigersi poi insieme su una spiaggia paradisiaca in attesa che si calmino le acque. Tuttavia, una volta arrivato a casa dello zio, Marcos si trova avvolto in un groviglio di menzogne, passioni e malcelate ambizioni ordite dai familiari e amici del danaroso parente che sfoceranno in due tragici delitti.