Jean Daniélou
L’analisi profonda di una ricca e singolare personalità, che unisce la fede dell’Antico Testamento alla cultura ellenistica. Il suo sottile allegorismo libera la fede dei suoi padri dall’inviluppo semitico, per rivestirla con le forme più raffinate della filosofia del suo tempo. E la testimonianza più importante della sua opera è quella che egli rende al valore supremo dei beni spirituali. In questi ultimi anni, la personalità e l’opera di Filone d’Alessandria, che hanno così profondamente segnato il pensiero dei principali Padri della Chiesa, sono state ispiratrici di numerosi lavori, principalmente in America e in Germania. Questo interesse è dovuto sia alla seduzione che non cessa di esercitare questa singolare e ricca personalità, che unisce la fede dell’Antico Testamento alla cultura ellenistica, sia al fatto che Filone è un testimone dello stato del Giudaismo dell’epoca in cui appariva il Cristianesimo. Di lui; sono state date molte immagini diverse. E le contraddizioni hanno la loro matrice nell’estrema sottigliezza del carattere dell’Ebreo Alessandrino. Non è possibile considerare la sua opera senza considerare l’uomo, la cui alta condizione sociale non gli ha impedito di essere appasionatamente devoto alla sua fede. Il Giudaismo di Filone non ha però nulla della rigidità farisaica e del fanatismo zelota. Il suo sottile allegorismo libera la fede dei suoi padri dall’inviluppo semitico, per rivestirla con le forme più raffinate della filosofia del suo tempo. E la testimonianza più importante della sua opera è quella che egli rende al valore dei beni spirituali.