Genovesi a Milano

Brera accoglie, nella sala della Passione, una significativa scelta di disegni genovesi conservati nel Gabinetto Disegni e Stampe di Palazzo Rosso. La collezione non si limita alla sola scuola genovese, benché questa sia quella maggiormente rappresentata, ma conta molti fogli di alto livello di grandi artisti emiliani, romani, marchigiani, lombardi. Tuttavia, invece di proporre un’antologia solo sulla base della qualità, si è cercato in questa occasione di rappresentare, attraverso esempi della loro produzione grafica, i massimi esponenti della cultura figurativa fiorita a Genova tra la seconda metà del Cinquecento e il primo Settecento, tracciando così un panorama, limitato ma significativo, della loro attività grafica. All’interno di questo articolato panorama, reso possibile dalle ricche collezioni di grafica di Palazzo Rosso, Brera colloca i suoi dipinti genovesi dello stesso periodo. Oltre a quelle esposte normalmente in Pinacoteca, La Circoncisione di Gioacchino Assereto, L’Ecce Homo di Orazio de Ferrari, il Ritratto di un cavaliere di Malta e il San Giovannino di Bernardo Strozzi, il Ritratto virile di Alessandro Magnasco, il pubblico potrà vedere alcune opere conservate nei depositi. Si tratta di: -La Natività di Luca Cambiaso -La grande pala La Vergine Assunta datata 1608 e firmata da Bernardo Castello. Gli Ebrei in viaggio verso la terra promessa del Grechetto -Quattro paesaggi con figure del Magnasco -Ritratto di Gentiluomo con Girasole, tradizionalmente attribuito a Francesco Cairo (il cui rientro in sede è stato gentilmente concesso dalla Camera dei Deputati). A sussidio e completamento della mostra, è a disposizione il catalogo edito da Silvana Editoriale, che contiene scritti di Piero Boccardo e Bruno Contardi.