Mario Benedetti
Grazie per il fuoco racconta una storia di fallimento personale che allo stesso tempo è riflesso del disinganno generale e politico di un paese. Sullo sfondo di un Uruguay di maneggi politici, corruzione, censura, la storia di Ramén Budifio e del suo ossessivo e profondo conflitto con la figura paterna, alla quale vorrebbe ma non riesce a opporsi, diventa la metafora di un’impotenza collettiva, che termina con la sconfitta finale del protagonista che pianifica l’assassinio del padre e poi si scopre incapace di portarlo a termine. Benedetti ha una tale capacità di scan dagliare l’animo umano e di esplorarne gli abissi di vuinerabilità, da coinvolgere e assorbire completamente il lettore nella narrazione.