Roberto Massari
Fra le tante truffe teoriche ultracquisite, c’è il sistema filosofico di Hegel. In altro libro di questa casa editrice è stato dimostrato che tutta l’impalcatura di tale sistema si fonda su un termine privo di qualsiasi significato in qualsiasi lingua (in tedesco, in italiano ecc.): Bestimmung (determinazione) e bestimmen (determinare). Un nome e un verbo che non vogliono dire nulla. E finora nessuno ha raccolto la sfida di venirci a spiegare che cosa significhino. Eppure su di essi ruota l’intero sistema della dialettica hegeliana. Il bello è che la truffa accademica rappresentata dall’hegelismo fu denunciata quasi in contemporanea da un pezzo da novanta del pensiero filosofico: Schopenhauer nel 1844 e nella sua opera più celebre. C’è poi la grande e plurisecolare «mistificazione» dei marxologi i quali hanno sempre cercato di stabilire una connessione tra il pensiero di Marx e quello di Hegel, giocando sul fatto che in gioventù Marx era stato hegeliano, anche se, a sentir lui, aveva solo «civettato col linguaggio di Hegel». Resta il fatto che il Marx maturissimo - nel 1873, nel Poscritto a un testo fondamentale come la 2ª edizione del Capitale - liquidò sommariamente l’hegelismo definendolo una «mistificazione» e, per il resto della sua vita, non gli rivolse più attenzione (come del resto faceva ormai da alcuni anni, da quando cioè si era messo a studiare cose più serie e concrete come gli economisti inglesi, i pionieri dell’antropologia culturale ecc.). Popper mise la pietra tombale sull’hegelismo, chiudendo il circolo, visto che questi tre grandi esponenti della storia del pensiero, incarnavano tre correnti filosofiche diverse, irriducibili una alle altre. Per diluire la portata delle loro critiche (non potendole cancellare del tutto) sono stati scritti centinaia e centinaia di libri in ambienti accademici e nelle scuole di partito di tutto il mondo - in accordo all’analisi di Schopenhauer che aveva denunciato anche «la nutritiva filosofia delle università», coloro che «di filosofia dovevano vivere» per timore di Dio, della Chiesa, dei Ministeri, delle Accademie e... degli Editori.