Giovanni Menna
Il volume raccoglie gli atti del Convegno Internazionale di Storia dell'Architettura Historìa Rerum, (Napoli 12-13 dicembre 2014), dedicato a Benedetto Gravagnuolo, il grande storico napoletano scomparso prematuramente la cui opera, nella tradizione della scuola fondata da Roberto Pane, si è distinta per l'originalità del metodo e l'intelligenza delle scelte storiografiche, per la profondità del pensiero critico e teorico e per la qualità oggettiva degli studi su Loos, Semper, Le Corbusier e sulla storia della città. Rispettando la struttura di quell'evento, il libro è articolato in tre sezioni, ognuna riferita ai tre ambiti nei quali Gravagnuolo ha profuso il suo massimo impegno. Nella prima, Altre Modernità, sono ospitati saggi su momenti della storiografìa e dell'architettura del XX secolo che si collocano lungo percorsi in qualche modo eccentrici rispetto al main stream canonizzato dalle prime grandi narrazioni del Moderno. "Artis sola domina necessitas" è il titolo della seconda sezione: in essa figurano scritti su temi e problemi di storia della critica o di teoria architettonica, ma anche su figure riconducibili a quella linea analitica dell'architettura che da Loos rimonta all'indietro fino al Settecento. La terza sezione, le "Seduzioni del luogo", è dedicata alla città europea e ai suoi molti modi di raccontarne le trasformazioni avvenute o anche solo prefigurate. I saggi sono firmati da un gruppo di protagonisti della storiografìa del nostro tempo, con una rappresentanza internazionale costituita da Kenneth Frampton, Joseph Rykwert, Jean-Louis Cohen, Werner Oechslin, Jean-Frangois Lejeune, da un contingente italiano di alto profilo che presenta Marco Biraghi, Ezio Godoli, Fulvio Irace e Carlo Olmo, e da esponenti della scuola napoletana che, a partire dal maestro di Gravagnuolo, Renato De Fusco, annovera i suoi colleghi e amici Alfredo Buccaro, Leonardo Di Mauro, Anna Giannetti, Cettina Lenza, Fabio Mangone e Sergio Villari Ai contributi di questi autori, le cui relazioni furono presentate al convegno, si è ritenuto giusto affiancare anche quelli di una rappresentanza di più giovani studiosi ed ex allievi napoletani: Gemma Belli, Alessandro Castagnaio,.Salvatore Di Liello, Riccardo di Martino, Andrea Maglio e Giovani Menna.