Sarkozy Peter, Paolo Tellina
L'opera raccoglie i ricordi di alcuni intellettuali ungheresi, poeti, scrittori e professori universitari, in occasione del cinquantesimo anniversario della rivoluzione scoppiata in Ungheria il 23 ottobre del 1956. Tali personalità, sebbene non abbiano partecipato direttamente alla rivoluzione e ai combattimenti, furono, all’epoca, giovani spettatori dei “fatti dell’ottobre". Alcuni di loro erano giovani scrittori, già al momento della rivoluzione, così György Gömöri, Márton Kalász, Ferenc Szabó, Mátyás Sárközi o Bálint Tóth, altri erano giovani studenti liceali, come Tomaso Kemeny, Zsuzsa Takács ed Éva Tóth o addirittura bambini come Gáspár Nagy, István Kovács, Géza Szocs. I loro ricordi non sono testimonianze sui “fatti”, ma costituiscono riflessioni importantissime, testimoniano di come un poeta ricorda i giorni decisivi della sua infanzia. Tali testimonianze dei poeti sono state integrate da alcuni nostri amici professori universitari come György Bisztray, già titolare della Cattedra di Ungherese dell’Università di Toronto, il medico-dentista di Budapest Gyula Csocsán, Mihály Hoppál, direttore dell’Istituto di Etnografia dell’Accademia Ungherese, Géza Mihályi, già redattore della sezione ungherese della RAI, e László Szörényi, direttore dell’Istituto di Studi Letterari dell’Accademia Ungherese delle Scienze. L'opera è pubblicata in lingua italiana e magyar.