Varlam Salamov
"I racconti di Kolyma" sono una delle più importanti opere letterarie sul mondo dei Gulag e uno dei vertici della prosa russa del Novecento. In un alternarsi cronologico tra le varie fasi della sua detenzione, Salamov dipinge un affresco imponente dell'universo sovietico, delle meschinità e delle piccole bontà dell'uomo, riuscendo sempre a coniugare la crudezza del dato storico con una straordinaria padronanza della scrittura. Circolati inizialmente in modo clandestino (la prima edizione completa in lingua originale uscì a Londra nel 1978 e in Russia solo dopo la morte dell'autore) e commentati in termini entusiastici già da Primo Levi, con la perestrojka hanno visto la loro fama crescere a dismisura, di pari passo con il numero delle traduzioni.