Tomas Ibanez
La virulenza degli anatemi scagliati contro il relativismo da Karol Wojtyla prima e da Joseph Ratzinger dopo, non può che spingerci a prendere seriamente in esame l'oggetto diabolico della loro ira. Tanto più quando si vede che i campioni laici della retorica della verità sono in consonanza con le autorità della chiesa e partecipi della stessa crociata contro la tentazione di prestare orecchio al relativismo, Ibañez invita il lettore a immergersi nelle sue acque tumultuose, in risposta tanto al desiderio di ripensare continuamente alle relazioni di potere quanto al bisogno di interrogarsi lucidamente su taluni aspetti del dominio particolarmente insidiosi, perché informano il codice stesso con cui decifriamo la realtà. Analizzando approfonditamente gli scritti e il pensiero di Cornelius Castoriadis, Michel Foucault, Richard Rorty e Michel Serres, protagonisti chiave del pensiero contemporaneo, Ibañez cerca il filo conduttore che, al di là della innegabile originalità di ognuno di questi autori, consenta di evidenziarne un fondamento comune: una selvaggia esigenza di libertà che li rende ipersensibili a tutte le forme del dominio.