Julian Baggini
È lecito tradire il proprio coniuge, sia pure solo tramite una macchina virtuale che produce illusioni indistinguibili dalla realtà? È corretto punire qualcuno per un crimine che non ha ancora commesso, ma si sa già per certo che commetterà? Da millenni filosofi e non solo esplorano i territori delineati dagli esperimenti mentali, alla ricerca di modi per rispondere a quegli interrogativi che, pur profondi, capita di affrontare: qual è la natura della realtà? Cosa divide il giusto dallo sbagliato? Si può veramente dire di conoscere qualcosa?