Michele Caja
Tra i maestri più studiati e dibattuti del secolo scorso, Mies continua a essere, attraverso la sua opera architettonica e teorica, oggetto di innumerevoli analisi sia di tipo storico-critico che compositivo. Ma soprattutto resta, forse più di altri architetti a lui coevi, riferimento costante per chi si accinge oggi ad affrontare un progetto di architettura, che sia alla scala architettonica o urbana. Rispetto a questa molteplicità di studi e analisi critiche, questo libro si propone come contributo parziale e non esaustivo, prevalentemente composto da tre parti, riferite al periodo berlinese. Una prima parte ripercorre le tappe fondamentali biografiche e professionali dell'autore, sottolineando i temi compositivi, tipologici e costruttivi che emergono dalle opere e dai progetti di quegli anni. L'attualità del primo Mies viene riletta all'interno di un rapporto di continuità con la storia e alcune figure di riferimento, tra cui Karl Friedrich Schinkel e Peter Behrens. Tale rapporto emerge soprattutto rispetto al tema della casa unifamiliare, di cui vengono qui analizzati nove esempi realizzati a Berlino tra gli anni Dieci e Venti. Un altro aspetto indagato riguarda la dimensione urbana dei primi progetti ideati per Berlino, che rivelano l'interesse per le questioni tipologiche dell'edificio pubblico e per una ricerca di forme elementari in grado di radicarsi ai caratteri specifici del luogo. Questa lettura contestuale dell'opera di Mies diviene un tema centrale per considerare i riflessi della sua opera sulla pratica progettuale di alcuni protagonisti dell'architettura contemporanea.