Fabio Previati
Kyōto, intorno al 1550. L’epoca dei samurai, dell’onore e delle battaglie, dove la parola data vale quanto la vita stessa. Il giovane Principe Jōdo, figlio dello Shogun, si trova a vivere delle esperienze che gli daranno la capacità di rivelare la sua interiorità permettendogli di combattere i soprusi e le ingiustizie con ferma determinazione. L’eroe di questa vicenda è un eroe molto attuale, e rappresenta la ribellione contro il potere in quanto tale, il potere senza coscienza. Jōdo ci insegna che tutto può accadere nel momento in cui qualcuno si pone al Servizio del “Piano Divino” e che ogni ostacolo può essere superato se il piccolo ego lascia il posto al “Disegno” che unisce ogni essere vivente in questo meraviglioso Universo, dal quale tutto nasce e nel quale ogni cosa fa ritorno. Un romanzo che racconta la mai conclusa lotta fra il bene ed il male.