Stefano Calabrese
La Prima guerra mondiale è appena terminata e ha dato l'impressione che tutto possa essere finito o sia sul punto di estinguersi in un niente evanescente. Come concepire la chiusura di un romanzo che si sta scrivendo mentre è in corso quel processo di nientificazione? Il finale de "La coscienza di Zeno" un'esplosione cosmica causata da un "ordigno" che azzera tutti i conflitti e le malattie, la violenza e la corruzione - ci racconta le virtù predittive di uno scrittore che, vent'anni prima di un altro devastante conflitto mondiale, intuì le degenerazioni della vita e la sua ineguagliabile "vitalità".