Veronica Vesco
"Iceman". L'uomo di ghiaccio. Superficie dura come la scorza che lo avvolge, consistenza gelida come lo sguardo che non coinvolge. Sempre lontano, distante, immerso in un altrove che non ci è dato identificare. Indifferente, scostante, quasi perso nell'unico mondo all'interno del quale si riconosce. Quello salvifico e forsennato delle gare, quello adrenalinico e appagante della velocità. Raikkonen nel corso della sua lunga carriera ha sorpreso, divertito, emozionato. È entrato nei nostri cuori e nella nostra memoria tramite imprese dal sapore epico, gesta clamorose, cadute insidiose. Alti e bassi che rappresentano la vera natura dell'uomo Kimi. Che è sostanza plasmata nell'essenza, ma allo stesso tempo racchiude miriadi di sfaccettature diverse, luci e ombre rivelate dalla cangiante trasparenza della sua materia. Dal silenzio vuoto e bianco dell'infanzia all'universo sonoro e psichedelico della Formula Uno, dagli strabordanti eccessi agli incredibili successi, dalla sottile inquietudine dei suoi anni frenetici all'immensa beatitudine della felicità familiare. Kimi Raikkonen attraversa un'epoca, ingaggia indimenticabili battaglie, affronta temibili avversari: tra addii e ritorni, tra trionfi e sconfitte. Ma in fondo vince sempre, perché è in grado di rimanere fedele a se stesso: "Iceman" quando si tratta di domare la pista, uomo capace di sciogliersi mentre incontra gli occhi dei suoi figli.