Riccardo Redaelli
A vent’anni dalla disastrosa invasione anglo-americana del 2003, l’Iraq appare ancora come un puzzle incompleto: uno Stato lacerato da profonde divisioni etnico-settarie e piagato da una cronica instabilità politica che alimenta la corruzione e le rivalità personali. Le sue fragilità lo hanno reso altresì terreno di scontro ideale per le potenze regionali che si contendono il primato geopolitico nel Medio Oriente. L’Iraq è ormai l’ombra di quell’ambizioso Stato, creato dalla Gran Bretagna dopo la fine del Primo conflitto mondiale sulla “terra dei due fiumi”, che per decenni rappresentò un punto di riferimento per il mondo arabo. I prismi interpretativi attraverso cui osservare il paese, tuttavia, non possono essere solo quelli della debolezza statuale e delle dinamiche sicuritarie. Le vicende, spesso drammatiche, le peculiari identità e le molteplici espressioni artistiche delle comunità che abitano queste terre ci restituiscono uno scenario ricco ed eterogeneo, degno di essere raccontato, letto, approfondito. Muovendo da una prospettiva storica, socio-politica e culturale il volume prova, capitolo dopo capitolo, a rimettere insieme i numerosi tasselli, a rispondere a domande complesse, offrendo un’immagine dell’Iraq inedita e sfaccettata.