Pier Luigi Vercesi
Donna bellissima e indomabile. Figlia del marchese Trivulzio, a sedici anni sfida la famiglia rifiutandosi di sposare il marito scelto per lei e convola a nozze con il principe Emilio Barbiano di Belgioioso, carbonaro e playboy nella Milano degli anni Venti dell’Ottocento. Passano pochi anni e decide di abbandonarlo perché non accetta di essere tradita. La Milano austriaca le sta ormai stretta. Comincia la sua carriera di finanziatrice di disperate spedizioni patriottiche. A Parigi diventa il punto di riferimento, anche economico, di molti esuli, fonda giornali, si attira le invidie di altre dame salottiere e di patrioti italiani che vorrebbero si limitasse a scucire quattrini e a non occuparsi di politica. Torna in Italia e riorganizza i suoi possedimenti aprendo scuole per i figli dei contadini provocando lo sdegno della nobiltà. In vista del Quarantotto si trasferisce a Napoli e raggiunge Milano subito dopo le Cinque giornate con un contingente di volontari napoletani. Quando finalmente l’Italia diventa una nazione, lotta perché migliorino le condizioni di vita dei piú poveri, facendosi altri nemici.