Gian Vittorio Avondo, Gianbattista Aimino
La prima guerra mondiale raccontata dal punto di vista dei piemontesi, che pagarono un pesante tributo di sangue alla causa bellica. Il volume descrive la situazione socioeconomica piemontese allo scoppio del conflitto, le classi richiamate a combattere, la terribile vita di trincea e il supporto dei religiosi cattolici e protestanti, la posta dei soldati e la censura di guerra, la difficile riabilitazione dei mutilati, il fenomeno della diserzione, le fucilazioni e i tribunali di guerra. E poi, il conflitto nella prospettiva delle popolazioni rimaste in Piemonte: le durissime condizioni di lavoro delle maestranze militarizzate, i profughi, le iniziative di beneficenza per i soldati e le loro famiglie. Infine, quel che resta dopo la guerra, la memoria: gli eroi piemontesi chesLsono distinti in combattimento, i monumenti ai caduti,! canti della guerra, gli ex voto disseminati nelle chiese di tutta la regione. Uno straordinario apparato iconografico, in gran parte inedito, proveniente da archivi nazionali e privati, testimonianze, diari di guerra e cronache dell'epoca: un dettagliato affresco della vita quotidiana dei terribili anni 1915-1918, per portare il lettore al centro della storia.