Carlos Amorin
Buenos Aires 1976. Sono passati pochi mesi dal golpe di Videla quando si scatena una vera e propria caccia all'uomo contro i militanti di sinistra cileni, paraguayani, uruguayani, ecc, che si sono rifugiati in Argentina per sfuggire alle persecuzioni dei militari al potere nei rispettivi Paesi. Sara Méndez è una giovane anarchica uruguayana che vive in clandestinità a Buenos Aires con Simón, il figlio appena nato. Sequestrata illegalmente dai commando militari protagonisti, viene separata dal figlio e tradotta a Montevideo. Liberata solo nel 1981, da quel momento inizia la sua disperata ricerca del figlio desaparecido. Nel 2002 la sua tenacia è premiata e può riabbracciare il figlio scomparso ventisei anni prima.