Will Gmehling
Tra sfide, entusiasmi, innamoramenti, complicità e bisticci, ci si affeziona ai tre Bukowski come a veri amici e quando l'estate volge al termine ci pare di aver vissuto davvero con loro e di aver condiviso l'adrenalina e la paura, e l'impercettibile ma reale cambiamento che ogni estate porta con sé.
«Viene subito voglia di essere amico dei Bukowski. E il fatto che tutto sia narrato senza drammi, senza troppo clamore, ma sia comunque emozionante, è il grande merito di questo eccezionale romanzo per ragazzi» – Dichiarazione della giuria del Deutscher Jugendliteraturpreis 2020
A volte pensi che l'estate durerà per sempre... E non è certo un'estate come tante altre quella che vivono Alf, Katinka e Robbie Bukowski. Come ricompensa per aver salvato un bambino che stava per annegare ricevono l'abbonamento gratuito per tutta la stagione alla piscina scoperta e volendolo sfruttare al massimo, ci vanno ogni giorno, da maggio a settembre. Ognuno dei tre fratelli, diversissimi tra loro ma sempre molto uniti, si è dato un obiettivo da raggiungere entro la fine dell'estate – imparare a nuotare, tuffarsi dal trampolino più alto, fare venti vasche a stile libero – ma è soprattutto il microcosmo che ruota intorno alla piscina ad attirarli a sé come una magia. Tra sfide, entusiasmi, innamoramenti, complicità e bisticci, ci si affeziona ai tre Bukowski come a veri amici e quando l'estate volge al termine ci pare di aver vissuto davvero con loro, con l'odore di cloro sulla pelle e la voglia di gelato e patatine fritte e di aver condiviso l'adrenalina e la paura, i momenti di noia, l'imbarazzo, la fatica, il volersi mettere alla prova e l'impercettibile ma reale cambiamento che ogni estate porta con sé.
«Siamo i tre Bukowski e abitiamo nel palazzo dietro i binari della ferrovia. Io ho dieci anni, Katinka otto e Robbie sette. Mamma lavora alla panetteria che c'è dentro la stazione. Papà fa il tassista.
La nostra strada si chiama via Georg Elser e la nostra casa ha tre stanze: il salotto, la camera da letto di mamma e papà e la nostra. Più cucina e bagno. Il balcone no, non c'è.
Ma tanto a che serve un balcone quando puoi stare all'aria aperta per tutta l'estate, perché ti hanno regalato l'ingresso gratuito in piscina?
Una piscina dove c'è un trampolino alto dieci metri.
E dove accanto al campo da pallavolo c'è un chiosco che vende tutto quello che ti può venire voglia di mangiare. A patto di avere i soldi per comprarlo.
La nostra piscina.
Dove quando esci puoi fermarti a guardare la squadra di calcio della Bundesliga che si allena proprio lì accanto.
E dove a volte ti viene da pensare che un'estate così non finirà mai.»