Edgard Mitchell
Edgar Mitchell, astronauta dell'Apollo 14, racconta il viaggio spaziale e quello che ne è seguito, più intimo, più profondo, più intenso. E la costruzione di un modello diadico di realtà, grazie al quale scienza e religione trovano un terreno comune e si integrano, indicando all'umanità la strada per l'evoluzione. Il 31 gennaio del 1971 l'Apollo 14 lasciò la base di Cape Kennedy e, tre giorni dopo, Edgar Mitchell e Alan Shepard camminarono sulla superficie lunare. La direzione che il suo lavoro prese nei seguenti venticinque anni fu un viaggio di tutt'altro genere, che l'avrebbe condotto nelle profondità dell'umano, alla scoperta dell'ineffabile mistero della coscienza e dell'esistenza. Agli inizi degli anni Settanta, Mitchell ha lasciato la NASA per fondare l'Istituto di Scienze Noetiche, con il quale cominciò a condurre ricerche in quei campi fino ad allora tralasciati dalla scienza perché non corrispondenti al pensiero dominante.