Fernando Mazzocca, Gianfranco Brunelli, Fabiana Giacomotti, Cristina Acidini
La moda dipinta, ritratta, scolpita, realizzata dai grandi artisti. L’abito che modella, nasconde, dissimula o promette il corpo. L’abito come segno di potere, di ricchezza, di riconoscimento, di protesta. Cifra distintiva di uno stato sociale o identificativa di una generazione. La moda come opera e comportamento. L’arte come racconto e come sentimento del tempo. Dal Settecento a oggi, la mostra ricostruisce e racconta un inedito e affascinante viaggio tra due arti sorelle. Nel Settecento la moda diventa moderna e diffusa tra classi sociali diverse. L’abito come oggetto di consumo modifica lentamente l’organizzazione della distribuzione, sempre più caratterizzata, soprattutto nelle città, da luoghi fissi. Nascono i negozi. La ricerca dei materiali rivoluziona il mondo produttivo e quello commerciale fino alle attuali soluzioni tecnologiche. Dalla fine dell’Ottocento il rapporto tra arte e moda va incrementandosi in un gioco delle parti che porterà la moda stessa a diventare un’arte, a essere uno sguardo sulle cose del mondo come la filosofia, la letteratura, il cinema. Nel Novecento le vicende della moda si sono confuse con i temi della politica, del cambiamento sociale.