Mario Levrero
Ritmo vertiginoso, situazioni kafkiane e dialoghi all’altezza del miglior Woody Allen sono gli ingredienti di Lascia fare a me.
«Mario Levrero è un genio.» - Fogwill
«Uno stile e una immaginazione come quella di Levrero sono rare nella lettera- tura di lingua spagnola.» - Antonio Muñoz Molina
«Siamo tutti suoi figli.» - Álvaro Enrigue
«Sappiate però che nelle sue centoventi pagine troverete incastrati alla perfezione tutti gli elementi che fanno di Levrero uno dei migliori.» - Luciano Funetta
Un manoscritto straordinario arriva in casa editrice. La redazione rimane incantata da quelle pagine magistrali e l'editore decide di inviarlo a una fondazione svedese. Anche loro concordano: è un capolavoro e va pubblicato subito. C'è solo un particolare che rimanda il lieto fine di questa fiaba letteraria. Il romanzo non è firmato e sulla busta non c'è il mittente. L'unico indizio è il timbro apposto dall'ufficio postale di Penuria, un paesino dell'entroterra uruguayano. Entra così in scena il protagonista di "Lascia fare a me", uno scrittore squattrinato al quale l'editore affida la delicata missione di rintracciare il misterioso autore in cambio di una lauta ricompensa. Introduzione di Luciano Funetta.