Federica De Paolis
Nicola, trentenne borghese romano, dalla vita ha tutto. Una bella casa, il suo lavoro di antiquariato, una moglie che lo accudisce e lo ama. La sua esistenza finora è stata scalfita soltanto dalla morte di Paolo, trovato due anni prima all'Isola d'Elba con un laccio emostatico che stringeva la vena tesa e sfondata. La sua è una quiete maligna, fatta di abitudini che inaridiscono l'anima, che proteggono come il guinzaglio protegge l'animale. Ma un giorno Nicola conosce Giulia, e gli basta uno sguardo per mettere in discussione il suo mondo di piccole certezze: tutto di colpo gli sembra vuoto e privo di senso. Vorrebbe sparire, raschiare via il suo matrimonio come un Gratta e Vinci. Ma Giulia è inquieta, capricciosa, imprendibile. Ed è anche qualcosa di più. Qualcosa che affonda nelle radici e nella carne. Nicola non smette di muoversi, di pensare, di cercare. Come una pallina da flipper rimbalza impazzito, rotola per le strade di Roma e per i sentieri oscuri della brama. Lasciami andare, l'esordio letterario di Federica De Paolis, è un grido, un fiotto di pensieri e parole che si rincorrono. E' un romanzo sull'amore e sull'identità, su una generazione che a trent'anni già non spera più, incatenata all'anello di una vita coniugale, che si nutre di bugie e ingrassa nell'insoddisfazione. Ma in ogni vita, si sa, c'é qualcosa che d'improvviso ci chiama fuori dal nostro rassicurante recinto, o forse qualcuno, un vortice di carne che ci afferra e inghiotte.