Cristiano Caltabiano, Carlo Caldarini, Massimo Angrisano
In pochi conoscono la realtà delle migliaia di associazioni nate nel corso degli oltre 150 anni di emigrazione dal nostro paese e diffuse in tutto il mondo. Le prime nacquero tra fine '800 e anni '20 del '900 e furono associazioni di mutuo soccorso, di assistenza e tutela sociale e sanitaria in contesti di difficile integrazione. Durate il grande flusso emigratorio del dopoguerra ne nacquero altrettante, motivate dalle stesse necessità; nel corso degli anni, divennero solide realtà sociali alle quali in buona parte si deve il riconoscimento di diritti essenziali delle comunità italiane emigrate, la nascita degli organismi istituzionali dei Comites e del CGIE e la stessa rappresentanza parlamentare. Col riprendere dell'ultimo esodo emigratorio dopo la crisi del 2007-2008 il panorama associativo all'estero sta subendo importanti cambiamenti e, anche se parte delle più antiche forme di aggregazione attraversa un momento di crisi, i "nuovi mobili" si avvicinano a questa basilare forma di rappresentanza inaugurando esperienze innovative e rilanciando l'incancellabile necessità dell'agire collettivo, dopo anni di tentativi di smantellamento dei "corpi intermedi". Attraverso un'indagine realizzata coinvolgendo 300 associazioni e una serie di interviste a testimoni privilegiati in diversi paesi europei e oltreoceano, il presente volume prova a riformulare, dopo molti anni di oblio, alcuni elementi di riflessione sull'evoluzione di questa basilare forma di rappresentanza della nostra emigrazione. Nella sezione finale del volume viene inoltre presentata parte della discussione tematica avvenuta nelle principali centrali associative raccolte prima nella CNE e, dal 2016, nel FAIM (Forum delle Associazioni Italiane nel Mondo). Prefazioni di Enrico Pugliese, Michele Schiavone e Rodolfo Ricci. Introduzione di Pietro Lunetto.