Danilo Mainardi
Agnese, zoologa specializzata in animali domestici, arriva nella laguna veneta per studiare il comportamento dei bufali allo stato brado. E Alvise Dolfin, collaboratore del Museo di storia naturale, subacqueo a tempo perso, si offre di accompagnarla in barca tra le barene. Poi un giorno la macabra scoperta: Alvise viene trovato col torace sfondato e la sabbia tutt’intorno calpestata dagli zoccoli di un bufalo. E il principale indiziato è Cesare, un esemplare maschio bello e pacioso, allevato in Toscana, ignaro di quello che si è scatenato intorno a lui. Ma Agnese conosce bene i bufali, sa che solo in rari casi possono attaccare l’uomo, quindi anche se gli indizi sono tutti contro Cesare, non riesce a credere che quell’immenso docile vitellone sia il responsabile di quella truce morte. Così decide di chiedere aiuto al suo amico Marzio, studioso di pipistrelli vampiri, con il quale già in passato ha risolto intricati casi investigativi, con al centro animali innocenti. Un giallo zoologico divertente e godibilissimo, scritto da uno studioso che ha scoperto il sorprendente legame tra l’etologo e il detective.