Mia Kankimäki
Nelle notti che passa in bianco, quando la vita va a catafascio e la paura la assale, l’autrice di queste pagine mette insieme un esercito invisibile di guardie del corpo costituito da grandi donne del passato. Donne la cui vita non ha calcato la via della tradizione. Molte sono artiste e scrittrici, dedite a un lavoro solitario e introspettivo. Tante hanno viaggiato o cambiato paese e cultura. Tutte hanno seguito la propria passione e fatto le proprie scelte senza curarsi delle aspettative del loro tempo. Tra queste donne troviamo Ida Pfeiffer, che a quarantaquattro anni decise di lasciare la sua Austria per girare il mondo da sola; Mary Kingsley, che partí per le giungle dell’Africa occidentale, dove familiarizzò con tribú cannibali e mercanti europei; Yayoi Kusama, che decise di fare l’artista e scrisse alla pittrice Georgia O’Keeffe per chiederle consiglio e poi fece richiesta di andare a vivere in un manicomio; Karen Blixen, che partì per la «sua Africa» con il marito e finì per gestire una piantagione da sola…