Helen Eisenbach
Spiritoso, dissacrante, privo di qualsivoglia moralismo bigotto. Essere gay, alla fine, è questione complessa. Ma una cosa è certa: che una comunità in grado di ridere di se stessa e delle proprie idiosincrasie è viva e vegeta e sapiente. Promette infatti, insieme a inaspettata felicità e facili divertimenti, anche la conoscenza del proprio desiderio.