Elisabetta Boncompagni, Valentino Mercati
Dietro l'uso millenario dell'erba di s. Giovanni, anticamente conosciuta con il nome di fugademoni, si cela l'ancestrale paura dell'uomo nei confronti delle malattie neurologiche, le cui cause sconosciute venivano in passato attribuite ad influssi demoniaci. Il rinnovato interesse della medicina moderna per questa pianta è dovuto alle numerose conferme della proprietà dell'estratto di iperico di agire sugli stati depressivi di entità lieve e moderata al pari di farmaci di sintesi, senza tuttavia presentarne gran parte degli effetti collaterali.