Juan José Saer
Una storia dall'andamento circolare, un triangolo amoroso della cui esistenza non siamo mai certi.
«Un romanzo che permette finalmente di riscoprire Juan José Saer, tra gli autori latinoamericani più difficili da catalogare. Emarginato e quindi unico» - Luciano Funetta, Robinson
«L'occasione dello scrittore argentino Juan José Saer, pubblicato nel 1988, è un affresco dell'inconoscibile, della fatica di trascinarsi dietro un passato che da troppo tempo ha cominciato a perdere pezzi.» - Romana Petri, la Lettura
Bianco, un occultista dalle origini misteriose, abbandona precipitosamente Parigi dopo aver subito una vergognosa umiliazione pubblica. Perseguitato da quella che lui chiama "la cospirazione dei positivisti", lascia l'Europa e fa rotta verso l'Argentina, rifugiandosi in una remota località della pampa. In quel lontano paese, conosce un rispettato e facoltoso medico, il dottor Garay López, e incontra una giovane donna, Gina, che sposerà poco dopo. Ma un giorno, di ritorno a casa dal rancho che ha scelto come luogo di ritiro, sorprende Gina e López in salotto che discutono e nota, o gli sembra di cogliere nello sguardo di sua moglie un'espressione di piacere, e nel sorriso del suo amico un qualcosa di malevolo. Bianco sprofonda così in un delirio di dubbi e gelosia, amplificato da una natura violenta e sconfinata che non pone limiti alla sua follia. Le passioni febbrili di questi tre personaggi ci trascinano in una storia dall'andamento circolare e in un triangolo amoroso della cui esistenza non siamo mai certi.