Pietro Caliceti
«Caliceti, al terzo thriller dove la finanza gioca un ruolo, sa tenere molto bene le fila della vicenda, sia per le dinamiche di intreccio che per la costruzione dei personaggi, e rende avvincente il suo Vaticano distopico senza che risulti unicamente orientato dalla trama» - Alessandro Beretta, la Lettura
La cristianità è in crisi: un violento attentato jihadista, il primo in Italia, ha fatto una strage proprio davanti a San Pietro, e ben presto una notizia altrettanto esplosiva inizia a diffondersi all'interno del Palazzo Apostolico: il Papa sta morendo. Subito nella Curia si scatena la lotta per la successione. Il candidato dei tradizionalisti è Angelo Vignale, un asceta in odore di santità, che il Papa uscente ha voluto quale suo prelato allo IOR. I progressisti puntano invece su Warren Hamilton, un ex rugbista sudafricano divenuto famoso per aver conciliato moltissimi casi di pedofilia prima che arrivassero in tribunale, facendo così risparmiare alla Chiesa un sacco di soldi. Entrambi si lanciano a cercare freneticamente il modo per sbarrare al rivale la strada per il soglio pontificio. La strategia di Hamilton consiste nel passare al setaccio i conti dello IOR sperando di trovare irregolarità che il rivale non ha notato, aiutato da Alessio Macchia, giovane prete dalla fede incrollabile, e dal fratello di lui Giovanni, un avvocato specializzato in questioni finanziarie, che invece ha perso completamente la fede. Dal canto suo, Vignale sguinzaglia il suo assistente a indagare sul passato di Hamilton, sperando di trovare qualche scheletro nel suo armadio. Mentre la polizia indaga sull'attentato, le piste si moltiplicano e l'intrigo di potere, soldi, terrorismo e compromessi all'interno del Vaticano si fa sempre più fitto. Ma proprio quando tutte le indagini sembrano essersi arenate, inaspettatamente emerge un filo che le unisce, e che porta alla luce una verità agghiacciante.