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ADELPHI EDIZIONI

Lu campo di girasoli

Andrej Longo

  • Genere: Narrativa moderna e contemporanea
  • Listino: € 16.00
  • Collana: Fabula
  • Data Uscita: 15/06/2011
  • Pagine: 176
  • Lingua: Italiano
  • EAN: 9788845926082

Il primo sorriso Caterina e Lorenzo se l’erano scambiato al “party” del sindaco – «Ca lu chiamava party picché faceva cchiù moderno. E cu lu modernamiento isso s’era vinciuto li votazioni». Era da un pezzo che Lorenzo teneva nel cuore quella malattia, ma aveva cercato di non pensarci: perché sulla «vuaglioncella» aveva messo gli occhi Rancio Fellone, figlio dell’uomo più ricco del paese; Lorenzo era solo nipote dello scarparo: «Pirciò aviva deciso ca Caterina se l’aviva levare da la capa». Poi quella sera lei lo aveva guardato, e non aveva smesso di guardarlo mentre lui suonava la tammorra come mai prima. Da allora si erano visti di nascosto, ogni domenica mattina, al mare. Ma Rancio Fellone sapeva: e aveva deciso di vendicarsi, e insieme di togliersi quel «vulìo». Così, il giorno della festa di San Vito, mentre in piazza tutti si preparavano a scatenarsi nella pizzica, Rancio Fellone, insieme ai suoi compari Cicciariello e Capa di Ciuccio, aveva aspettato i due ragazzi nel campo di girasoli dove avevano appuntamento. E la cosa sarebbe finita male se non si fossero fermati, dopo aver goffamente svaligiato un banco lotto, due rapinatori improvvisati: Dummenico, operaio disoccupato, e il Professore, uno di quelli che ancora credevano alla solidarietà, al popolo e alla rivoluzione proletaria. Saranno questi due «angeli con la pistola» (comprata in un negozio di giocattoli) il deus ex machina della vicenda da cui, come nel film di Frank Capra, i buoni usciranno vincitori e i cattivi sconfitti. Per raccontarci questa insolita «fiaba nera», che ha come sfondo un Sud affocato e sanguigno, Andrej Longo si è inventato una lingua che non si identifica con nessuno dei dialetti del Meridione, ma ne contamina più di uno: il risultato è un impasto efficace ed espressivo, vivace e ricco di tutti i colori, i suoni e i sapori dell’estate mediterranea: dal giallo acceso dei girasoli al richiamo ossessivo, quasi minaccioso della tammorra, al gusto forte e deciso del vino Primitivo.