Matteo Rampin
Berlino, 30 aprile 1945: le avanguardie dell'Armata Rossa conquistano il bunker dove Adolf Hitler ha deciso di togliersi la vita. Ma come sarebbe cambiata la storia dell'umanità se quel giorno i soldati sovietici avessero trovato Hitler ancora vivo?
Questa è la premessa da cui parte L'ultimo inganno di Hitler, un avvincente romanzo di fantapolitica che ha come protagonisti alcuni personaggi realmente esistiti dei servizi segreti americani, sovietici e vaticani. Tra questi, lo psichiatra Douglas Kelley, che lavorò per l'esercito statunitense ed era esperto di ipnosi, trucchi mentali e illusionismo.