Giuseppe Ferrara
Raggiungere un buon equilibrio tra forma e contenuto, si spera sia ancora un obiettivo desiderabile. A maggior ragione se si parla dei contenuti e delle forme di un'arte che sembra aver raggiunto una sua specifica maturità in epoche relativamente recenti se non proprio contemporanee. Stiamo parlando del cinema, stiamo pensando agli imprevedibili processi di trasformazione cui esso è sottoposto e ci stiamo chiedendo se quel desiderabilissimo obiettivo classico sia ancora proponibile per questa ultima e più travolgente tra le Muse che hanno invaso la nostra fantasia, acuito la nostra sensibilità, riempito spazi vuoti della nostra esistenza. A questa e alle altre domande che ne conseguono, Giuseppe Ferrara risponde affermativamente, anche in questo libro: l'equilibrio tra forma e contenuto è possibile, è ancora desiderabile e il cinema può contribuire meravigliosamente a dimostrarlo. Il manuale, a sua volta, è un esempio teorico - ragionato e documentato, con immediate ricadute in senso pratico - di come il cinema possa per chissà quanto tempo ancora incantarci con magici equilibri tra contenuti (vecchi, nuovi o fantasiosi) e forme (anch'esse vecchie, nuove o futuribili)...