Wilfred Ruprecht Bion
Memoria del futuro, la trilogia definita dall’autore stesso una “narrazione fantastica della psicoanalisi”, è un testo straordinario in cui Bion espone, anche attraverso la tecnica della scrittura, le sue teorie sulla struttura e sul funzionamento della mente, sulla psicoanalisi e sulle emozioni. Il sogno, con cui la “narrazione fantastica” ha inizio (un “sogno costruito artificialmente”), è strutturato in modo da palesare le stratificazioni della mente, ontogenetiche e filogenetiche, dalle emozioni al pensiero più sofisticato.
Allo stesso tempo Bion mette in campo le modalità del pensiero primario, attraverso l’uso di catene associative di varia natura, giochi di parole ecc., e cerca la collaborazione del lettore, il quale dovrebbe abbassare un po’ le proprie difese e permettere al testo di “evocare” in lui le proprie esperienze. In questo modo l’autore cerca di rendere presente per il lettore l’emozione di cui desidera parlare. Pur basandosi saldamente sul pensiero freudiano, l’immagine della mente che Bion propone è innovativa rispetto alle topiche freudiane, e merita l’attento studio di chiunque si occupi, in qualsiasi campo, artistico, letterario o psicologico, del mondo interno.